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D. Atkins.
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Non fraintendetemi, non sono il genere di persona che entra di notte negli edifici per rubare dati. Anzi, solitamente è a quel genere di criminali che do la caccia.
Ma, dopotgutto, entrare al Daily Bugle fuori orario potrebbe essere considerato una sorta di straordinario, nonostante non avessi rimbrato il cartellino.
Non mi ero mai reso conto di quanto fosse scomodo premere i tasti della tastiera del computer con indosso il costume... ma avevo un disperato bisogno di quelle informazioni. E quello era l'unico posto dotato di un computer e di un utile archivio che non mi sarei pentito di aver temporaneamente occupato.
C'era qualcosa che non quadrava.
E lo capii ben prima di udire il fragore della vetrata che si infrangeva.
In preda a un riflesso fulmineo quanto incontrollato, riuscii a saltare sulla parete prima di essere sommerso da una pioggia di schegge. Tentando ancora di capacitarmi dell'accaduto, mi voltai, pronto ad attaccare o inventare scuse sul perchè mi trovassi qui. Ma quando vidi... LUI avvicinarsi... capii che sarebbe stato opportuno valutare la prima opzione.
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Sean_the_Reaper.
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Entro dalla finestra come il Dannato Chuck Norris e poi urlo "SONO QUI IN MISSIONE DI PACE", poi LO vidi, Aveva appene evitato le schegge di vetro che gli avevo buttato contro "Sembra solo a me, ma questi pantaloni stanno diventando stretti?"
"No non sei l'unico *sigh*" Seriamente questi panta...ah...bhe...si spiega tutto, uhm devo rompere il ghiaccio, coraggio D-pool inventati qualcosa per rompere il ghiaccio "Sei molto più Sexy da questa visuale ragnetto" OH DIO NON PUOI AVERLO DETTO! gesù Ecco volevo evitare una figura del genere, non c'è problema ho fatto di peggio, però....è veramente carino stasera...molto carino. -
D. Atkins.
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Rimasi in silenzio a fissarlo cercando di metabolizzare la frase che l'altro aveva appena pronunciato.
Gettai una rapida occhiata alle sue armi. Non era il caso di prenderlo sul serio, ma dava davvero l'idea di essere uno psicopatico.
O meglio, lo era. E per qualche strano motivo, la sua presenza non mi tranquillizzava.
E poi... stava... parlando da solo? E pensare che c'era chi lo prendeva seriamente.
Piegai la testa di lato osservandolo. "E... tu che ci fai qui?" domandai, sulle difensive, appoggiando con delicatezza e discrezione due dita sullo spara-ragnatele, pronto ad intervenire in caso di emergenza.. -
Sean_the_Reaper.
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bhe dovevo lavorare quindi la risposta più ovvia era "Sono qui per Sarah Connor"
BASTA CERVELLO, SMETTILA DI....INFASTIDIRMI! Non credo sia il caso di fare certe cose Se potessi andarmene lo avrei già fatto Taci
Ok devo dialogare e far capire al ragno che le mie intenzioni sono "buone"
"Ascolta Spidey, sono qui perchè devo lavorare, sono stato pagato bhe, per....non posso dirlo
Oh una sedia, mi metto a sedere
"tu piuttosto eroe, perchè sei qui?". -
D. Atkins.
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Lo osservai sconsolato. Bene, questo voleva dire che non aveva la minima intenzione di andarsene.
Mi sedetti comodamente sul soffitto, guardandolo.
"Uno: non chiamarmi Spidey. Due: questo edificio è vuoto, cosa o chi stai cercando? Tre: Non ti riguarda. Quattro: se anche ti riguardasse non te lo direi. Cinque: sparisci. Possibilmente senza fare altri danni. Domattina verrà gente a lavorarci, qui, e qualcuno dovrà pulire quel disastro" aggiunsi, accennando alla vetrata rotta.
"E non..." tentai di pensare a qualcos'altro da impedirgli. Probabilmente impedirgli di esistere sarebbe stato il modo migliore per risolvere il problema. "... puoi stare qui se ci sono anche io. Sto lavorando, mi disturbi. Puoi tornare domani? Ti assicuro che il Daily Bugle non ha intenzione di trasferirsi nelle prossime dieci ore, lo troverai ancora qui, a meno che tu non continui a distruggerlo".. -
Sean_the_Reaper.
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....Non riesco a resistere....l'ho preso di forza e gli ho dato un bacio "WOWOWOWOWOWO time out, break che cosa stai facendo, non si abborda così un supereore" Ehy ragazzi che mi sono peeeeeeeeaaaaaAAAAH! Le maschere separano le nostre bocche, non importa, a me basta avere qualche contatto con Lui
Oh Bea Arthur, quanto mi attizza
Dopo un po allentai la presa e lo guardai negl'occhi "Piaciuto?". -
D. Atkins.
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Tentai di calmare il respiro. Il battito.
Di calmarmi in generale.
Poi lo guardai, lasciai risuonare la domanda nelle mie orecchie per un po'.
Tentai di ricordarmi il perchè non potessi prenderlo a calci.
Probabilmente per l'emozione del momento... beh, lo dimenticai.
Non che mi sia, successivamente, pentito di avergli mollato un pugno. Solo all'idea di averlo baciato... allontanai subito quell'idea dalla testa. Avrei dovuto lavare una ventina di volte la maschera. Che fosse un tipo strano lo sapevo, ma non mi sarei mai aspettato una cosa simile. Per un attimo ebbi l'impulso di scusarmi, poi chiusi gli occhi e mi limitai a smaltire la rabbia.
"Per favore. Vattene." sibilai, passandomi una mano sul volto.
Ma, in fondo, mi aveva davvero dato così fastidio? Era stato... strano. Non avevo mai baciato un'altra maschera. E poi, se l'avessi percepito come pericolo, avrei fatto in tempo ad allontanarmi... o no?. -
Sean_the_Reaper.
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ho il cuore spezzato, dio mio, vuole che me ne vada "Dai campione riproveremo domani" Susu non ti abbattere "Credo che....io debba andare....ecco tieni" gli do la pennina con tutte le informazioni che potevano incastrare Jameson, poi esco dalla finestra e me ne vado...in silenzio . -
D. Atkins.
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Guardai a lungo la finestra.
Forse avevo esagerato... poi scrollai le spalle e decisi di tornare a casa. Era stata una serata... pesante... e la mattina dopo mi sarei dovuto in ogni caso svegliare presto.
Fu solo dopo una veloce colazione che mi resi conto di non aver terminato la ricerca dei documenti che mi servivano. L'arrivo di Deadpool aveva cambiato tutto...
Mi maledissi mentalmente per avergli dato carta bianca per quella sera. Ma dovevo tornare lì ad ogni costo. Quelle informazioni potevano essere vitali e in ogni caso non mi piaceva lasciare i lavori a metà.
Iniziavo ad odiare l'idea di tornare in quel luogo. Mi doleva ammetterlo, ma non avevo fatto altro che pensare all'accaduto della sera prima. E, purtroppo, non vi pensavo solo in maniera negativa.
Ma, ancora una volta, i miei pensieri vennero interrotti da un imprevisto. E, ancora una volta, era LUI. Casualmente era LUI, quell'imprevisto.
"O... oh. Sera" lo salutai stancamente appoggiando la schiena al muro. Mi sforzai di rimanere calmo e di non pensare al fatto di averlo... baciato. Brividi.. -
Sean_the_Reaper.
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"Bhe sai passavo da queste parti..." quella era un pò troppo scontata come battuta, bhe diciamo che non sono l'uomo perfetto, ma posso tranquillamente recuperare "Dai romeo tira fuori i fiori"
"e...bhe...ti ho preso questi"
Ad un fantastico Ragno
Avevo disegnato io il biglettino, oddio stò degenerando, spero di non diventare una mammoletta come Saberthoot mossa un pò avventata.
Il mio cuore era a mille, non riuscivo a guardare, ho messo avanti i fiori e ho chiuso gli occhi, sono così in imbarazzo
Bhe, spero ti piacciano insomma....ho fatto io il biglietto
ragazzi, disegno veramente male. -
D. Atkins.
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Lo fissai, notevolmente in imbarazzo. No, non era imbarazzo.
Era disagio. Un disagio che iniziò a trasformarsi lentamente in rabbia. Iniziavo ad avere una vaga idea di come si sentisse Bruce Banner. Per un attimo pensai di chiedergli se fosse serio. Poi mi resi conto dell'assurdità della domanda.
Ci tengo a sottolineare nuovamente che non sono violento. Di solito.
Ma Deadpool mi stava veramente esasperando. Mi presi il volto fra le mani.
Non che volessi liberarmi di lui, ma almeno... se fosse stato un pochino meno, ecco, invadente. Io in un emisfero e lui nell'altro. O su un altro pianeta. O per lo meno lontano da Manhattan.
Non sarebbe stato male. "Deadpool... mi hai veramente stancato"
Quasi senza pensarci feci per mollargli un altro pugno, rallentando il colpo appena in tempo. Dopotutto, non sarebbe servito a molto.. -
Sean_the_Reaper.
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Il pugno era ban assestato, mi ha colpito...non me lo sarei aspettato...non da lui...non è bello.
Cado a terra, mi alzo
Andiamo, mi sono fatto in quattro per fare questo e tu mi ringrazi così?
Non sapevo cosa mi stava succedendo, ma non ci vedo più, LO VOGLIO con tutto me stesso VOGLIO quelle labbra, gli blocco le mani al muro, e lo ribacio, senza pensarci due volte, la sensazione che viene dopo è stupenda è come la prima volta che l'ho baciato l'altra notte
Vaiii romeo
Inizio a chiedermi perchè sono ancora qui con voi due.... -
D. Atkins.
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Per qualche strano motivo lo lasciai fare. Forse fu semplicemente perchè non me l'aspettavo... o forse iniziavo a farci l'abitudine, dal giorno prima.
Chiusi gli occhi e rilassai i muscoli, per lo meno con la certezza che non avrebbe risposto al pugno. E, quando si trattava di Deadpool, non era male avere anche solo una certezza su cui basarsi.
A un certo punto mi irrigidii appena e tentai di liberare le mani. Sfilai un polso dalla sua presa e appoggiai con delicatezza il palmo della mano sul suo petto, premendo appena per allontanarlo. Mi resi conto di avere il respiro appena affannoso e... mh. Mi premetti con la schiena contro la parete per allontanare il bacino dal suo, sperando che non si fosse accorto di nulla. Mi passò per la mente di chiedergli di lasciarmi andare ma non riuscii a parlare. Dopo diversi tentativi, con le labbra che ancora mi formicolavano appena, riuscì a sussurrare, con decisione ma un tono molto meno duro di quello che speravo di ottenere la parola "Deadpool...", senza sapere neanche io cosa intendessi dire chiamandolo per nome.. -
Sean_the_Reaper.
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Mi fa sentire strano....Adoro questo sentirsi strano, non lo strano per me ormai normale, uno strano bello, ho trovato finalmente qualcosa che mi renda felice
"Deadpool..."
...io...
Non riesco a parlare, lo ribacio ma con la mano libera scendo giù, e... Lo Sento....Mi stò eccitando...e a quanto pare anche lui
Wow
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D. Atkins.
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Appoggiai una mano alla sua, cercando nuovamente il contatto delle sue labbra.
Non avevo idea di cosa mi stesse succedendo, non ero mai stato così... confuso... in vita mia, tranne poche rare occasioni.
Avrei voluto non ci fossero le maschere a fare da filtro. Avvertii indistintamente l’imbarazzo che iniziava a trasformarsi in eccitazione… Gli passai piano una mano sul petto, sulla schiena, lo attirai contro di me, cercando il maggior contatto possibile con il suo corpo. Mi fermai, con la testa che mi girava per l’agitazione… la mia mano aveva iniziato istintivamente a scendere verso…
Dio, stavo impazzendo.
“D-devo andarmene…” mormorai, poco convinto. Tentai di riprendermi. Non era da me trovarmi in quella situazione. Quella situazione non ci sarebbe dovuta essere. Dovevo dimenticarmi tutto. Riuscii a scostarmi e mi allontanai appena, guardandolo. “Buona fortuna per il tuo lavoro” aggiunsi. Mi guardai intorno, la vetrata non era ancora stata riparata. Senza voltarmi a guardare la sua reazione, lanciai una ragnatela, scomparendo nella rete notturna di grattacieli.
Non può essere successo davvero.
Mi sforzai di non pensare a quello che avevo provato mentre ero stretto a lui. Non sarebbe servito a niente. Era stato solo un errore, un… imprevisto. Dopotutto, cos’altro ci si sarebbe potuti aspettare da uno come lui? Dovevo semplicemente stare più attento. E tenere le distanze.
Mi sedetti su un tetto, alzai lo sguardo a osservare il cielo notturno. Non si riuscivano a vedere le stelle. Ovvio. Solo una cappa di qualcosa di indistinto, come se una nube avvolgesse la città. Proteggendola o intossicandola.
Tutto improvvisamente iniziò a farsi ancora più sbiadito, sfocato. Sentii l’interno della maschera farsi umido e delle macchie di bagnato allargarsi fra la fronte e il naso. Ma non ci feci caso. Avevo la mente vuota e forse per la prima volta in vita mia non mi veniva in mente nessuna battuta da fare. Neanche una vecchia da riciclare.
Beh… si torna a casa, Spidey.
Mi voltai verso il Daily Bugle.
Mh…
Dopo pochi istanti ero di nuovo lì, a guardarmi intorno. Era tutto come prima. I fogli sulle scrivanie, i computer. Gli articoli di giornale che ornavano le pareti. E la parete dove… Sentii un brivido attraversarmi la schiena. Ignorai anche quello.
Ovviamente, lui non era più lì.
Mi inginocchiai a terra e mi grattai la testa. Non riesco a credere che io lo stia facendo davvero…
Ci impiegai più tempo del solito a tornare a casa. Per lunghi istanti avevo liberato la mente e mi ero ritrovato su strade che non avevo previsto di percorrere. Se non avessi conosciuto così bene la città, probabilmente mi sarei perso cinque o sei volte.
Mi sfilai la maschera e passai lentamente le dita all’altezza di dove solitamente si trovavano le mie labbra.
Sono troppo stanco per lavarla.
Certo, diamo la colpa alla stanchezza…
Sospirai. E ora che faccio? Inizio a parlare da solo anche io?
Mi sfilai il costume e mi buttai ancora nudo sul letto. L’ultima cosa che vidi prima di addormentarmi furono i fiori che mi aveva regalato Lui, adagiati alla meglio in un contenitore con dell’acqua. E il biglietto.
Chissà perché ero tornato a prenderli…
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Non siamo riusciti a trovare un titolo decente nonostante fossimo in sei.DeadpoolxSpiderman |
